Progettare e realizzare una cucina permaculturale da campo (anzi da orto) a Venezia


Se mangiare è un atto agricolo,
coltivare è un atto politico.
Giudecca, Giardino Commestibile di SpiazziVerdi
17, 18, 19 Ottobre 2014
n° posti disponibili: max 16



Introduzione
Per Claude Lévi-Strauss la civiltà è il processo di trasformazione dal crudo al cotto, dalla natura alla cultura. La permacultura utilizza metodi di pensiero (principi etici) e principi di progettazione che forniscono la cornice organizzativa per mettere in pratica un sistema integrato, in evoluzione, di specie animali e vegetali, perenni o a diffusione spontanea, utili all’uomo.
Centro, operativo e di pensiero, per mettere in pratica queste teorie, non può che essere il luogo destinato alla trasformazione delle materie prime che diventano cibo e cioè la cucina. Negli ultimi cinquant’anni, però, la cucina ha subito un cambiamento così radicale (l’avvento della cosiddetta “cucina componibile”) che abbiamo assistito ad una perdita della maggior parte delle sue funzioni. E’ diventata soprattutto un luogo di passaggio, di prodotti industriali già preconfezionati conservati in frigo o in freezer. Tutte le fasi di stoccaggio, lavaggio, trasformazione per l’uso immediato o la conservazione, sono via via sparite o rimaste in vita nelle case di qualche naif o di persone talmente povere da non potersi permettere i cibi industriali (popolazioni di zone remote).  

Ridare importanza a quello che anche in senso figurato viene romanticamente denominato “focolare domestico” ci permetterà, in questo laboratorio, di analizzare sia l’alimentazione da un punto di vista politico (il sistema della grande distribuzione vs l’autoproduzione) sia di ripensare la cucina, nella sua struttura fisica, come punto di partenza per una rivoluzione di pensiero che anche se a piccoli passi si sta espandendo a macchia d’olio. Partire dagli elementi grezzi costa più tempo e fatica ma dà una soddisfazione imparagonabile e fa risparmiare un sacco di soldi (è vero che il cibo biologico costa di più, e anche questo è opinabile, ma una melanzana bio costa immensamente meno di una porzione di melanzane alla parmigiana surgelate).



IL LABORATORIO. Terra, Acqua, Aria, Fuoco
L’osservazione
Luogo del laboratorio sarà l’orto di SpiazziVerdi, alla Giudecca, dove da ormai cinque anni un gruppo di persone sperimenta la coltivazione di un orto (che è ormai diventato un giardino) collettivo.
Nel nostro orto abbiamo nel tempo costruito varie strutture, un grande tavolo che può ospitare fino a trenta persone e una tettoia che funge da deposito attrezzi, guardaroba e soprattutto da CUCINA. E’ una cucina grezza ma funzionale, due fornelli a legna autocostruiti, un lavello con l’acqua corrente, uno scolapiatti con le stoviglie, un armadietto/cambusa, stop. Questo luogo serve essenzialmente per riscaldare o cucinare piccoli pasti durante la settimana e per ospitare lauti banchetti durante le domeniche di lavoro collettivo.
Scopo del laboratorio sarà di osservare l’esistente, prendere ispirazione dal contesto (un orto/vigna/giardino urbano di 5000 metri quadri) e formulare un’ipotesi di ricostruzione della cucina esistente in base ai principi della permacultura applicati alle nuove esigenze di SpiazziVerdi.
Una chiave di lettura potrebbero essere i quattro elementi fondamentali, la terra per costruire, per conservare (vedi root cellar) ma che anche dona i frutti che poi utilizziamo, l’acqua che fa crescere le piante ma allo stesso tempo lava le verdure da trasformare o cucinare, il fuoco che trasforma radicalmente gli elementi , l’aria che insieme al sole asciuga e rende gli alimenti conservabili.

La realizzazione
Dopo la prima fase di osservazione e di stesura del progetto (si analizzeranno anche le molteplici possibilità di rappresentazione di un progetto) si passerà alla fase realizzativa.
Con alcuni artigiani locali, soci di SpiazziVerdi, si realizzeranno gli elementi mancanti del sistema o si miglioreranno quelli esistenti.
Sarà possibile sperimentare tecniche di falegnameria con strumenti manuali non elettrici, la realizzazione di piccoli muri in argilla e paglia, la creazione di una fitodepurazione o lo stoccaggio delle acque piovane, sperimentando antichi e nuovi sistemi di cottura (con il fuoco in una fossa o con la Elsa Stove), la creazione di sistemi di conservazione con materiali locali (Root Cellar) o la costruzione di sistemi di cottura con il sole.



A CHI PUO’ SERVIRE QUESTO LABORATORIO
A tutte quelle persone che vogliono approfondire alcune tecniche di autocostruzione, a quelli che vogliono trovare un collegamento fra casa e natura, a quelli che pensano ad un mondo in transizione (verso il meglio), a persone che vengono da lontano, da posti dove si vive ancora in maniera semplice e vogliono riportare al loro paese soluzioni semplici, eleganti, a basso impatto ambientale per vivere meglio senza dover per forza rincorrere falsi modelli di sviluppo.
TUTOR
Davide Pujatti: docente presso l’Accademia Italiana di Permacultura
Michele Savorgnano: progettista in permacultura, agricoltore urbano, tra i primi fondatori di SpiazziVerdi
Francesco Maniero: falegname e progettista
Maurizio Morselli: formazione olistica
Michela Valerio: erbe spontanee e officinali

CUOCHE
Linda Marcialis, Françoise Bertinchamps, Daniela Adami, Elisabetta Modugno: cuoche/ortolane, esperte nella cucina di erbe spontaneee cucinate su fuoco a legna

ARGOMENTI/TAG
Autocostruzione con strumenti manuali, idraulica semplificata, recupero delle acque, fitodepurazione, rocket stove, forno solare, conservazione e trasformazione di piante coltivate ed erbe spontanee, germogliatore, …

LETTURE CONSIGLIATE
Pemacultura, David Holmgren
Introduzione alla Permacultura, Bill Mollison & Reny Mia Slay
Il dilemma dell’onnivoro, Michael Pollan
La transizione agroalimentare, Post Carbon Institute

ABBIGLIAMENTO e STRUMENTI CONSIGLIATI
Vestitevi a cipolla, il nostro orto è esposto a sud e certe volte anche a dicembre si può stare in maniche corte. Portatevi una giacca impermeabile (potrebbe anche piovere) e degli stivali (ad ottobre potreste sperimentare l’acqua alta!), un coltello da campeggio, un paio di tenaglie, un martello “con le orecchie”, un paio di guanti da lavoro, una paletta da giardiniere, un paio di forbici per potare.

QUANDO
17, 18 e 19 ottobre 2014. Si inizia venerdì 17 Ottobre alle 14.00 per finire domenica  19 ottobre alle 17.00

DOVE
Nell’orto/giardino di SpiazziVerdi alla Giudecca di Venezia
Da cinque anni abbiamo trasformato una vigna incolta di una casa di riposo (IRE Zitelle) in un giardino commestibile, grazie al lavoro di decine di volontari che negli anni hanno partecipato alla sua realizzazione (guarda il video: vimeo.com/15455324)

DOVE DORMIRE (per le persone che vengono da lontano)
·       In caso di necessità è possibile ospitare un massimo di una decina di persone nella sede di Spiazzi che si trova a 5 min di vaporetto dalla Giudecca, vicino all’Arsenale. C’è solo un bagno. In questo caso vi richiediamo un’offerta libera per le spese (portarsi tappetino e sacco a pelo),
·       A Venezia è possibile trovare, tramite internet o altri strumenti, il luogo che più vi aggrada. Venezia è più costosa di Mestre, dove si possono trovare delle sistemazioni di gran lunga più economiche (il fascino non è lo stesso).

QUANTO COSTA
Vorremmo che i nostri corsi fossero accessibili a tutti.
Sfortunatamente, non riceviamo fondi da nessuna istituzione, e gran parte delle nostre attività dipendono dal lavoro volontario dei nostri soci.

Quota completa: 130 €  (+ 3 € tessera Spiazzi)
Studenti: 110 € (+ 3 € tessera Spiazzi)
Sono inclusi i pasti di sabato e domenica a pranzo più il buffet di sabato sera (con piccola festa)

Nel caso di particolari situazioni (grande interesse ma poca disponibilità economica) possiamo pensare ad una soluzione di pagamento alternativa.
Prenotare è fondamentale.  Per gestire al meglio la situazione preferiremmo avere meno di 20 partecipanti. Se ci sono posti disponibili è possibile prenotare fino al 16 ottobre. La prenotazione non è completa se entro quel giorno non riceveremo l’anticipo.

METODI DI PAGAMENTO
Prenotazione di 50 € tramite bonifico a: Associazione Spiazzi
Iban: IT07X063450200807400188077L
Saldo il primo giorno di corso

COME RAGGIUNGERE l’ORTO delle ZITELLE
Fermata del Vaporetto Zitelle, proseguire diritti in Calle Michelangelo. Passare attraverso delle case moderne in mattone e cemento, arrivati alla fine svoltare a sinistra in una calle larga (Calle Mason). Proseguire fino alla fine della calle e suonare il campanello della Casa di Riposo dell’IRE




CONTATTACI
spiazziverdi.blogspot.it
infospiazzi@gmail.com

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