lunedì 8 luglio 2013

report prima presentazione percorso permacultura

 C'erano una trentina di persone, quasi tutte dalla terraferma mestrina e addirittura da fuori comune.
Che la permacultura avesse più appeal di una giornata al mare o in montagna in questo caldo sabato pomeriggio di luglio, proprio non ce lo aspettavamo!
C'erano i ragazzi di Mestre, tutti giovanissimi, che avranno a breve a disposizione da parte del comune un'area verde in pieno centro; c'era il sig, Giorgio, 84 anni e non sentirli (i nostri complimenti!), tra i pioneri degli orti urbani sociali a Venezia; c'era Federico di DonnaGnora, piccolo produttore che fa le consegne con la barca a remi in perfetto stile decrescente; c'erano due ragazzi di Spinea che si dilettano a fare l'orto su cassoni e cassette e sembra che gli riesca molto bene; c'era Babacar, il nostro amico dell'associazione Sunugal con la quale stiamo collaborando per fare un orto comunitario in un piccolo villaggio in Senegal; e altri amici, vecchi e nuovi, che hanno partecipato attenti a questa nostra prima presentazione/discussione.
Abbiamo raccolto dai presenti suggerimenti e richieste, per la costruzione partecipata del nostro percorso di permacultura urbana, che vorremmo fare partire da settembre, incentrato sui 3 assi della permacultura.
Ecco in estrema sintesi quello che è emerso:

Cura della terra: Tecniche di agricoltura sinergica; Tecniche di orti "fuori suolo"; Regolamento comunale per gli orti urbani; Sistemi per il recupero dell'acqua piovana e sistemi di irrigazione; Compostaggio
Cura della persona: Costruzione del gruppo; cura delle relazioni sociali
Equa condivisione: Creare un coordinamento/rete degli orti urbani; Creare un gruppo locale di piccoli produttori (vedi Genuino clandestino); Laboratorio condiviso per la trasformazione dei prodotti; Forno comune
Permablitz: Essiccatoio (spiazziverdi)
Sogni: Creare una scuola di formazione in permacultura e simili, preparatoria a lavori innovativi in questo settore (si può vivere di orti urbani?); Coltivare sulle isole di Venezia; Prevedere nell'area degli orti urbani uno spazio per la produzione destinata alle mense scolastiche; coinvolgere gli studenti per fare conoscere e sperimentare tutto il processo, dalla semina al prodotto
Luoghi: Orto delle Zitelle, area verde comunale a Carpenedo (nuova assegnazione); orti sociali di Forte Gazzera (per fare formazione agli anziani che usano tanti prodotti chimici); Forte Mezzacapo; Bosco di Mestre (dove potrebbero nascere in futuro tanti orti condivisi).
Inutile dire che si è concluso con cicchetti e bevande autoprodotte!

Prossime presentazioni a Santa Marta (26-28 luglio) , Teatro Marinoni, scuola steineriana Pan di Zenzero (da definire).

Il percorso è appena cominciato!

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